ANTIBIOTICI: COSA SONO, COME AGISCONO, COME USARLI

COSA SONO

Gli antibiotici. Quante domande ci facciamo quando insorge un problema e dobbiamo ricorrere a cure antibiotiche.

Abbiamo voluto affrontare questo argomento allo scopo di arricchire le informazioni che si trovano sul Web, cercando di sintetizzare e semplificare alcuni concetti e definizioni che altrimenti potrebbero sembrare solo per gli addetti ai lavori.

Dunque, partiamo dalla definizione:

L’antibiotico è quella sostanza o farmaco (prodotto in laboratorio chimico-farmaceutico) che deriva da un micro-organismo ed ha lo scopo di “uccidere” o rallentare la prolificazione dei batteri.
L’unificazione dei due termini “anti” e “biotico”, di radice greca, inducono facilmente a capirne la traduzione “contro la vita”.
In effetti, queste sostanze antibatteriche letteralmente bloccano i processi vitali dei batteri per ucciderli o impedirne il prolificarsi,aiutando il sistema immunitario a combattere l’infezione in corso.

Bisogna inoltre fare attenzione a non confondere questi farmaci come “anti-virus“. L’azione antibatterica è differente dall’azione contro i virus.

In base alla loro azione sui batteri, esistono diverse tipologie di antibiotici. Qui, citiamo i due filoni principali:

  1. Battericidi
  2. Batteriostatici

I Battericidi non fanno distinzione e spazzano via tutto, cioè microrganismi buoni e cattivi. Per questo si raccomanda di farne un uso moderato, solo su prescrizione del medico, di seguire le indicazioni per la posologia, la somministrazione, di non prendere iniziativa riguardo a interruzioni della terapia, cambio del farmaco etc. 

I Batteriostatici bloccano la riproduzione dei batteri. Vengono considerati meno aggressivi e, per meglio capire, usiamo un nome conosciuto: la penicillina. Impedendo la riproduzione dei batteri, essi aiutano il sistema immunitario ad intervenire per completare il lavoro, eliminando i microrganismi minacciosi.

COME AGISCONO

I batteri possono essere immaginati come delle piccole palline, che sono le cellule. Queste palline hanno una struttura protettiva, una specie di pellicola protettiva. I farmaci di natura antibiotica, aggrediscono queste palline distruggendo prima l’involucro ed in seguito interagendo con le reazioni biochimiche per interrompere i processi riproduttivi.

C’è un’altra distinzione di non poca importanza:

  • Antibiotici “ad ampio spettro
  • Antibiotici “a spettro ristretto

Per fare un esempio diremmo che gli antibiotici definiti “ad ampio spettro” sono utilizzati per combattere una vasta gamma di batteri.

Esempi: infezioni cutanee, infezioni alle vie respiratorie, malattie urinarie, malattie di natura sessuale, acne, vertigini e molte altre. E diremmo anche che gli antibiotici definiti “a spettro ristretto” vengono utilizzati per contrastare una diagnosi specifica.

Ma per fare una classificazione che permetta di capire meglio, distinguiamoli in base alle cause:

  • cocchi e bacilli Gram-positivi
  • cocchi e bacilli Gram-negativi
  • batteri gram + anaerobi: penicillina, clindamicina

Nel caso dei cocchi e bacilli Gram-positi, viene usata la penicillina ad ampio spettro o la vancomicina.
In presenza di cocchi e bacilli Gram-negativi vengono usate le cefalosporine, i chinoloni, le  tetracicline, o gli  aminoglicosidi.
In presenza di batteri Gram + anaerobi, vengono prescritte la penicillina e la clindamicina.

COME USARLI

Come già accennato, l’uso degli antibiotici deve essere prescritto dal medico. Ci sono 3 aspetti molto importanti da considerare durante un periodo di cura antibiotica:

  1. La posologia
  2. Il rispetto degli orari e della durata della cura
  3. L’alimentazione

Basandoci sulle informazioni presenti in questo articolo, possiamo affermare che esistono diverse cure antibiotiche.

Proprio perché esistono diverse tipologie di farmaci di natura anti-biotica, ciascuna va diagnosticata dal medico. Talvolta è sufficiente parlare al medico dei sintomi per capire come intervenire e ricevere informazioni sulla posologia e la durata della cura.

Generalmente la cura a base di antibiotici ha una durata abbastanza breve e compresa tra i 5 e i 7 giorni. Nei casi in cui la diagnosi rilevi una problematica più importante, si possono superare anche le 2 settimane. In un alcuni casi specifici, il medico prescrive un antibiotico ad ampio spettro per poi prescriverne uno a spettro ristretto con l’obiettivo di andare ad aggredire aree specifiche dell’organismo del paziente.

La durata è un aspetto fondamentale perché l’interruzione e la ripresa arbitraria della cura non solo potrebbero non portare a guarigione, ma addirittura creare resistenza agli antibiotici e creare difficoltà ad eliminare il problema.

Purtroppo, accade sempre più spesso che i pazienti agiscono di testa propria senza consultare il medico di famiglia e neanche un farmacista e si imbattano in auto-cure a base di antibiotici. Peggio, poi, se arbitraria è la decisione di smettere di prendere i farmaci prescritti, ai primi segni di miglioramento.

Questo atteggiamento improprio, sta permettendo ai batteri di diventare più resistenti agli antibiotici, una minaccia per la salute.

Un altro punto molto importante è l’alimentazione. Durante l’assunzione di un antibiotico, non si deve assimilare cibo piccante, bevande alcoliche, men che meno sostanze stupefacenti. La condotta a tavola deve essere rigida. Cibi poco calorici, niente abbuffate. E’ consigliabile bere molta acqua, assumere gastro-protettori e fermenti lattici per aiutare la flora batterica a ricomporsi.

ANTIBIOTICI NATURALI

Sarà capitato spesso di parlare di antibiotici naturali o vedere un programma televisivo in cui vengono mostrati dei cibi che possono aiutare il nostro corpo a combattere le minacce di malattia, la stanchezza, e aiutare il nostro fisico e la nostra mente a ricaricarsi. Bene, è tutto vero. Esistono alcune sostanze contenute nei cibi che possono aiutarci e proteggerci durante la giornata.
Tra  i cibi che hanno una azione antibiotica, ne indichiamo 10:

  1. miele
  2. propoli
  3. aloe vera
  4. zenzero
  5. cannella
  6. cipolla
  7. aglio
  8. curcuma
  9. echinacea
  10. timo

L’uso quotidiano, ovviamente non smodato, aiuta il corpo ed in particolare l’organismo a contrastare la prolificazione di batteri. Basti pensare che questi alimenti hanno moltissime altre proprietà, cioè sono antiossidanti ovvero combattono l’invecchiamento delle cellule, proteggono da raffreddori e influenze, hanno effetto calmante, danno vitalità ed energia al corpo nella giornata.

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