Le allergie primaverili si manifestano solitamente nel trimestre aprile-giugno, proprio quando inizia il tempo buono e cominciano a girare nell’aria piccole particelle di fiori, i granuli pollinici, che sono necessari alla Natura per il compimento dei suoi cicli e il continuo sviluppo, ma che da noi esseri umani, non sempre e non da tutti sono tollerate.
Per capire quanto l’aria sia ricca di queste particelle, basti pensare che la betulla, per infiorescenza, rilascia circa 6.000.000 di granuli pollinici, il nocciolo ne rilascia circa 3.900.000
E’ facile dunque immaginare che l’esposizione al polline di alberi come betulle, querce, ontani, pioppi e faggi, possa portare a quella che è chiamata “febbre da fieno” o “rinite allergica stagionale”.
Il contatto e diremmo meglio l’entrata nel sistema respiratorio di questi micro-corpi, permette loro di insinuarsi e alloggiare nel nostro organismo, causando da un semplice arrossamento del naso, starnuti e lacrimazione degli occhi, a pruriti diffusi, fino, in alcuni casi, ad infiammare le mucose in modo più serio causando disagi che vanno risolti opportunamente.
Gli antistaminici sono dunque farmaci prevalentemente usati per alleviare i disturbi (o sintomi) causati appunto da allergie, come la rinite allergica stagionale, l’orticaria, la congiuntivite e le reazioni alle punture degli insetti.
Ecco quindi che in questo periodo l’utilizzo di cure antistaminiche è molto diffuso. Ma in pochi sanno che gli antistaminici servono anche a prevenire il mal d’auto e l’insonnia.
Sono acquistabili in farmacia o parafarmacia, ma alcuni sono disponibili solo su prescrizione medica.
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